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« Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.

Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. »

(George Bernard Shaw)

domenica 16 febbraio 2014

Camille di Sigrig

Adoro la colazione della Domenica!
Fatta con calma, relax e soprattutto insieme! Purtroppo gli altri giorni Mr F. esce di casa quando io mi sono appena alzata, quindi non riusciamo a condividere questo momento, ma la domenica è tutta per noi!

Per questo cerco sempre di renderla speciale facendo un dolcino fresco diverso da quelli "standard" che sforno per le colazioni dei giorni lavorativi.



Oggi abbiamo assaggiato dei piccoli muffin alla carota che ho trovato sul libro di Sigrid di cui ho parlato qui (click) 
E' la sua versione delle Camille, mi ha colpito perché la ricetta è senza uova (al contrario di quella che avevo già postato qui (click) e perché mi pareva, così ad occhio, che ci fossero troppo pochi liquidi.

Non riporto la ricetta per rispetto al suo lavoro, dirò solo che prevede

carote
zucchero
farina di mandorle
farina
yogurt
buccia d'arancia
lievito 

Come si vede l'unico liquido è lo yogurt, ben poco in proporzione agli altri ingredienti, quindi ero curiosa di provare.

Diciamo che ci avevo indovinato: amalgamando gli  ingredienti, non riescono a legarsi del tutto, il composto si sbriciola, soprattutto a causa delle carote che sono parecchie in proporzione al resto.

Può darsi che vada anche bene così, forse cuocendo le carote avrebbero fornito l'umidità necessaria, ma io a istinto non mi sono fidata e invece di mettere la scorza delle arance, ho messo il succo di una piccola (meno di mezzo bicchiere). Questo è bastato per dare un minimo di cremosità all'impasto, per renderlo umido anche dopo la cottura.




Risultato: sono deliziose, assolutamente da rifare. Sono anche, come mi aspettavo, più leggere e più "carotose" di quelle che avevo già provato.


Ne sono venute anche un bel po', è vero che avevo dei pirottini un po' piccoli, comunque ne sono venute più di venti ... mi toccherà portarmene qualcuna al lavoro per lo spuntino di mezza mattina dei prossimi giorni! 
(Giuro, non l'ho fatto apposta: mi sono attenuta alle dosi della ricetta del libro!!!)






martedì 11 febbraio 2014

Tortilla chips

Ecco la ricetta dei tortilla chips, croccanti stuzzichini al sapore di mais.



Il sale nell'impasto li rende già salati, non occorre aggiungerne ancora alla fine.

Nella ricetta originale erano previsti anche un cucchiaino di pepe nero e uno di paprika, ma dopo averla provata, sono risultati immangiabili per la troppa piccantezza, pertanto, volendole mettere, le dosi vanno drasticamente ridotte, tuttavia io  li ho rifatti omettendo completamente le spezie e sono venuti ottimi ugualmente.


Ingredienti

50 gr.  farina
50 gr. farina di mais
80 gr. acqua
2 cucchiai olio extravergine d'oliva
un cucchiaino di sale
facoltativi: pepe nero e paprika

Esecuzione

In una ciotole resistente al calore, mescolare le due farine e il sale.

Intanto portare ad ebollizione l'acqua mescolata con l'olio e versarli bollenti nella ciotola degli ingredienti secchi.

Mescolare subito bene con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un panetto, poi lasciar raffreddare.

Stendere la pasta su un piano infarinato, rendendola più fine possibile.

Tagliare delle strisce e, quindi, dei triangolini.


Disporli su una placca rivestita di carta forno e infornarli per 10' a 200° (io ventilato) finché diventano dorati


Con le dosi indicate ne vengono una ventina, per cui io ho fatto dose doppia. 

Questa ricetta è tratta da un libro molto bello che ho appena comprato, questo (click per la scheda di Anobii) :


Più riguardo a Regali golosi

Io non compro MAI libri di cucina, perché lo ritengo uno spreco di soldi, con tutto il materiale che Internet mette a disposizione, parte del quale anche di qualità, tuttavia ho fatto un'eccezione e ne sono felice: questo libro è fatto veramente bene!

Le ricette, numerosissime, sono sfiziose ma semplici da fare, con pochi passaggi.  
Ognuna contiene pochi ingredienti di cui al massimo uno "strano" (ma comunque reperibile piuttosto facilmente in supermercati, drogherie, negozi equo solidali, ecc.) in modo da non scoraggiarsi per l'eccessiva "esoticità" ma anzi, essere tentati di provare un sapore nuovo.

Voglio dire: se vuoi fare i biscotti al cardamomo, il cardamomo devi trovarlo, però il resto degli ingredienti sono in dispensa, per cui pensi "Chissà di cosa sa il cardamomo? Quasi quasi vedo di trovarlo, così provo questi biscottini!"  

Le fotografie sono molto belle ed invitanti, sebbene un po' ripetitive nello stile.
Interessante il taglio dato al libro: sono ricette di qualcosa da poter regalare, quindi biscottini dolci o salati, ma anche conserve, olii aromatizzati, condimenti, liquori fatti in casa.

Come piccolo valore aggiunto ci sono anche foto di idee di confezionamento: scatoline, bustine, lattine, bottigliette, barattolini con etichette, fiocchini, cordini, nastrini ...  niente di straordinario ma qualche idea utile e sfiziosa si.
Sono davvero entusiasta di questo libro, ho una mezza idea di dare un occhio anche agli altri di questa autrice.



domenica 9 febbraio 2014

Oggi ... finger food!


Mr. F. va matto per il finger food. 

Sedersi ad una tavola informale e allegra, con tanti vassoini e ciotoline da cui scegliere il prossimo boccone, mangiare con le mani come i bambini,  godere di colori e sapori che si mescolano, tutti ugualmente golosi e stuzzicanti ... si, lo ammetto, piace tanto anche a me.


L'unico problema è che, prima di sedersi a tavola e gustarlo, il finger food va preparato.  Ohi.
Ovvero: a me cucinare piace moltissimo, solo che per allestire un pranzo a base di finger food, bisogna prepararne di diverse qualità e l'insieme diventa pesante e, soprattutto, lungo.
Finisce  che comincio a spignattare alle 9 del mattino e arrivo sempre e comunque lunga, pranziamo almeno alle 13.30 se non di più.

Il lato positivo è che, dopo il sostanzioso pasto, nessuno ha fame la sera, quindi non c'è bisogno di preparare altro.

Quello che mi piace è il pianificare le infornate, decidere di iniziare la produzione di un tipo di stuzzichino incastrandolo nei tempi morti di un altro, ottimizzare lo spazio nel forno per cuocere le teglie in parallelo invece che in serie ... tutto quello che è machiavellico mi si confà ;)

Insomma, bando alle ciance, questo è ciò che abbiamo mangiato oggi:





Tortilla Chips (metterò presto la ricetta,  presa da un bellissimo libro appena comprato)


Un goduriosissimo Danubio farcito con prosciutto cotto e sottiletta e ricotta e olive avanzate dal ripieno dei fagottini


E dei cornetti salati di pasta brioche  farciti di Prosciutto crudo e Brie



Ne sono avanzati due ... il prosciutto era finito ... per di più non avevamo un dolcino ... ci siamo prestati per un esperimento e si! Sono buoni anche ripieni di Nutella!!




Sono veramente soddisfatta: il Danubio non era una novità, ma le altre cose erano tutte ricette scoperte da poco e provate per la prima volta. Non era mai successo che venisse tutto contemporaneamente bene, cotto alla perfezione e buono per il nostro gusto.
Sono proprio  contenta del pranzetto domenicale simil pic nic sulla tovaglia a fiori del nostro salottino!



venerdì 7 febbraio 2014

WIP - Spot of tea

Finito il sampler del SAL Un pensiero positivo ho frugato a lungo nella borsa degli U.F.O. (UnFinished Object) incerta sul da farsi.

E' ovvio che Little wings e Country Bloomers sono sempre in cima ai miei pensieri ma, forse complice il clima della sera invernale, la mia preferenza è caduta su un ricamino appena iniziato (da chissà quanto tempo): "Spot of tea" di LHN.

Ci ho lavorato per due sere e questo è il risultato:


L'ho dovuto montare sul telaio e nonostante questo si preannuncia un lavoraccio, perché il lino ha una trama abbastanza larga (penso sia un 28 ct) ma soprattutto completamente irregolare, con dei fili finissimi ed altri enormi, per cui a sbagliare a contarli ci vuole niente.

Comunque è uno schemino che mi è sempre piaciuto e che prima o poi volevo fare, quindi tanto vale approfittare dell'ispirazione e darci dentro.

Stay tuned!


domenica 2 febbraio 2014

SAL Un pensiero positivo - 5 Tappa

Quinta tappa terminata e SAL finito!!




Ho corretto anche l'errore più macroscopico che era rimasto: ho spostato il vaso coi fiori di sinistra in giù di un  paio di quadretti, era davvero troppo appiccicato alla S di "Simply", adesso l'insieme è più armonico. 

O, forse, non si sarebbe notato, ma io sapevo che era sbagliato e l'occhio mi andava sempre lì ... ho DOVUTO rifarlo, anche se è costato un'ora abbondante di lavoro in più
PRIMA:
DOPO:

Non resta che stirare, apprettare e incorniciare .. non vedo l'ora!




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